A Roma con Amore

Il nuovo film di Woody Allen e Benigni, sorpresa dal 20 aprile al cinema. Quest’anno Woody Allen ha fatto il bis, dopo Midnight in Paris uscito nel periodo natalizio, To Rome With Love continua il percorso iniziato con Vicky Cristina Barcelona. Al centro della storia c’è ancora una città d’Europa, la terza, per l’appunto, dopo Parigi e Barcellona, ed è la volta della nostra capitale italiana. Il cast è per una buona porzione italiano. Ritorna al cinema Benigni, nell’episodio forse più gradevole del film, quello in cui Leopoldo, un uomo del tutto comune, viene improvvisamente investito dalla fama senza nessun motivo e si ritrova ad essere assediato da fan, giornalisti, e ad essere perennemente al centro dell’attenzione. Ma la fama, così com’è arrivata, così scompare, e l’attenzione dei mass media si sposta su di un’altra persona qualsiasi beccata in mezzo alla strada, che da allora sarà al centro dei programmi televisivi. Emblematica la risposta che l’autista (dalle sembianze alquanto ambigue) dà a Leopoldo, in un momento in cui lo aiuta a fuggire dalle folle:

Ma mi dica, perché sono famoso?

Lei è famoso per il fatto di essere famoso.

Non fa una grinza.

Un altro episodio interessante è quello che vede protagonista il proprietario di un’impresa di pompe funebri dotato di una splendida voce, ma capace di cantare solo quando è impegnato a insaponarsi sotto la doccia. Woody Allen, che anche lui ritorna a ricoprire un ruolo dopo anni (non lo vedevamo da Scoop, dal 2006) tenta di sfruttare il talento del tenore, portandolo sul palco con tutta la doccia.

Gli altri episodi sono meno originali: Ellen Page fa la stronza pseudo-intellettuale indie, Monica (la parte ideale per chi ha fatto conoscere il suo volto alla maggiorparte delle persone per essere stata protagonista in un film maledettamente indie quanto Juno) di cui s’invaghisce il giovane architetto Jesse Eisenberg (il protagonista di The Social Network, cioè il film su Facebook, e ho detto tutto su che bella coppia sia). Ma lui è già fidanzato con Sally, cioè Greta Gerwig, amica di Monica e che decide di ospitarla a Roma per qualche tempo. Monica tiene molto all’amicizia con Sally, infatti si rifiuta di scopare con il ragazzo dell’amica nella loro casa, ma non ha remore a farlo in auto davanti al portoncino di ingresso. E’ tutto logico, ovvio.

Sally (Greta Gerwig), fidanzata di Jack, tradita per l'amica Monica

Jack e Monica (Ellen Page, famosa per Juno)

Ellen Page, attrice indie per film indie che piacciono agli indie.

Ancor meno riflessivo l’episodio con la zucculella, interpretata da Alessandra Mastronardi.

Ah, zucculella!

Milly e Antonio (Alessandro Tiberi) sono due giovani sposini che si ritrovano senza volerlo a tradirsi. Antonio con Penelope Cruz nelle vesti di una escort (in questo film recita in italiano) capitata per errore nella stanza d’albergo sbagliata, e lei, Milly, apparentemente naive, dopo essersi persa per Roma alla ricerca d’un parrucchiere per prepararsi all’incontro con i genitori di Antonio, si ritroverà prima in procinto di andare a letto con Antonio Albanese (che in questo film interpreta il ruolo di un gran seduttore, Luca Salti, attore che ogni donna desidera…) ma a causa di un imprevisto, cioè di una rapina ad opera di un ladro interpretato da Riccardo Scamarcio (ma rendiamoci conto…), saranno costretti a interrompere. Non contenta, andrà almeno a letto con il ladro, cioè Riccardo Scamarcio. Ah, zucculella!

Camei di Lina Sastri e Ornella Muti. Non ho citato Alec Baldwin. Ora sì.

In conclusione, un film dove la figura degli italiani non ne viene fuori bene, una commedia degli equivoci, come sempre, che ai più non piacerà (tra i commenti che ho sentito: “Woody Allen, è ora di darti alle gare di bocce al circolo di Central Park” mi ha fatto piuttosto ridere, lo ammetto) e che in molte sale ha avuto un po’ di problemi ad essere proiettata correttamente, io e non solo io ho visto spuntare decine di giraffoni peggio che allo zoo. Non credendo che Woody Allen fosse così scarso da non riuscire a girare un film senza lasciare in mostra i microfoni, ho cercato su internet informazioni e ho letto proprio da The Emerald Forest che Woody ha girato A Roma con Amore in un formato non standard che qui in Italia non siamo abituati a proiettare. In molti cinema quindi s’è fatto l’errore di non applicare il corretto mascherino alla pellicola, lasciando visibile una striscia di nastro che normalmente non si sarebbe dovuta vedere. Nel frattempo ho notato che The Emerald Forest s’è ingrandita e che ha molto più traffico rispetto ai primi tempi, perciò se vi interessa To Rome With Love vi rimando al suo blog dove sono presenti diversi articoli al riguardo, dato che ha anche seguito molto più da vicino di me le riprese del film :-)

Se m’è piaciuto il film? M’ha fatto piacere vederlo, ecco. Sicuramente migliore di Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (non ci voleva molto), l’ho preferito anche a Midnight in Paris (il romanticismo estremo mi straccia le palle), ma era anche questo un film un po’ così. Il miglior film di Woody Allen degli ultimi 3-4 anni per me resta Wheatever Works.

Apprezzo l’energia di chi però continua a fare film senza fermarsi mai, magari non capolavori, ma si percepisce in Woody la tanta voglia di fare, inarrestabile vulcano di forse mediocri idee, ma sempre idee, perché c’è chi le idee non ce le ha proprio, non dimentichiamolo.

Altri film di Woody Allen qui su questa pagina di alta classe inutilissima:

Midnight in Paris
Whatever Works
You will meet a tall dark stranger
Scoop

Film con Ellen Page:
Juno