The Philosophers

Il film del sabato sera è diventato della domenica sera ma questo è un dettaglio irrilevante. Il sabato, dopo molte chiacchiere, me ne vado a dormire ad un’ora ragionevole (mezzanotte) ma poi mi sveglierò disperata e troverò in televisione NAKED. Dopo 2-3 episodi di questo orribile programma (il cui nome completo è Naked Attraction, scopro ora), che avevo la curiosità di vedere almeno una volta, mi addormento sul divano e poi mi trascino sul letto. Wow!

Mentre per quando riguarda la domenica, la cosa è andata molto più liscia. Pellicola del 2013 che trovate sia sotto il nome “After the dark” e “The Philosophers” (ma perché?!), di un regista sconosciuto o quasi. Il film, se si fosse mantenuto ai livelli dei primi quaranta minuti circa, sarebbe stato bellissimo, uno dei migliori visti negli ultimi anni. Purtroppo, si abbassa di livello e di molto proseguendo e lo spettatore non comprende se si tratti di un film d’intrattenimento/americanata o semplicemente il regista si sia perso in tante, troppe, cose da dire. La sensazione, comunque, all’inizio, è quella di avere a che fare finalmente con un film diverso, in cui vengono rotti i soliti schemi narrativi e si viene anche costretti a pensare su diversi temi.

Consigliato? Sì, no, non lo so. Dipende.

Trama: 20 studenti di filosofia, l’ultimo giorno di lezione, prendono parte ad una simulazione, suggerita dal loro professore, su come affrontare un eventuale disastro nucleare e in che modo suddividersi le risorse (tra cui soli 10 posti in un bunker antiatomico). Saranno costretti a riflettere su come scegliere le persone che potranno sopravvivere e quali qualità queste dovrebbero avere, e come fronteggiare, attraverso la riproduzione controllata fra loro, il problema di una possibile estinzione umana.

Molto bella la protagonista (Sophie Lowe: Two Mothers) ma anche il professore (James D’Arcy: Oppenheimer, Dunkirk, Jupiter, Cloud Atlas)

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